VACCINI COVID, COMELLINI (SINDACATO DEI MILITARI): A FNOPI: COINVOLGIMENTO INFERMIERI E’ RICHIESTA CONDIVISIBILE SE GARANTITA AUTONOMIA PROFESSIONALE ANCHE A QUELLI MILITARI

Ho ascoltato con grande interesse le dichiarazioni rilasciate questa mattina a Sky Tg24 dal Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), dott.ssa Barbara Mangiacavalli, sulla necessità di un maggiore coinvolgimento degli infermieri nella somministrazione dei preparati vaccinali anticovid subordinato alla cancellazione del vincolo di esclusività della prestazione per i professionisti che lavorano alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.

Il Sindacato dei Militari condivide la richiesta della Presidente Mangiacavalli purché agli infermieri militari siano garantite l’autonomia professionale e la più ampia libertà di scelta che l’attuale quadro normativo e l’errato inquadramento nei ruoli dei sottufficiali non consentono. Su questo ultimo aspetto da tempo attendiamo una risposta dalla Fnopi perché, inevitabilmente, il mancato riconoscimento del ruolo adeguato, in una realtà gerarchizzata come quella militare, comporta un sottodimensionamento e un demansionamento dal punto di vista dell’impiego dell’infermiere militare che in questo momento storico rappresenta una importante risorsa per il Paese.

Inoltre, per quanto concerne l’eliminazione del vincolo di esclusività della prestazione lavorativa voglio ricordare alla Presidente della Fnopi, ma principalmente ai ministri Speranza e Guerini, che gli infermieri militari già nel 2014, con la modifica dell’articolo 210 del Codice dell’ordinamento militare da me richiesta e ottenuta dall’allora ministro della difesa on. Mario Mauro, avevano avuto la possibilità di esercitare attività libero professionale, ancorché nelle sole strutture sanitarie. Tuttavia quella norma di buon senso venne inspiegabilmente cancellata dal Governo Renzi nel 2016 quando a capo del Ministero della Difesa c’era Roberta Pinotti.