Senato, Comellini (Sindacato dei Militari): la Presidente Casellati tace difronte alle segnalate discriminazioni messe in atto dalla Commissione Difesa. Se ci fossimo presentati come nipoti di Mubarak ci avrebbero steso tappeti rossi

“Per non esserci voluti piegare ai piedi del datore di lavoro, ovvero ai generali, la Commissione difesa del Senato, come aveva già fatto da quella della Camera, ci ha ritenuti non degni di portare la voce dei militari che rappresentiamo all’interno dell’istituzione parlamentare e per questo ci ha escluso dalle audizioni sul testo di legge, AS 1893.

Lo scorso 24 settembre abbiamo chiesto di essere auditi dalla 4^ Commissione (Difesa) ma, al contrario delle altre associazioni sindacali e dei Cocer, noi siamo stati esclusi perché non abbiamo ricevuto il permesso, peraltro mai richiesto, da parte del Ministro della difesa per poterci costituire in sindacato.

Abbiamo chiesto ripetutamente anche alla Presidente del Senato, senatrice Casellati, di intervenire per farci ascoltare dalla Commissione come già avvenuto per tutti gli altri sindacati militari e i Cocer ma evidentemente abbiamo sbagliato nel riporre le nostre speranze.

La terza carica dello Stato, dall’alto della sua funzione di garanzia, si è semplicemente limitata a rimbalzare la nostra richiesta alla stessa Commissione che già ci aveva escluso come indesiderati per il solo fatto di non essere stati autorizzati preventivamente dal ministro della difesa.

La proposta di legge sui sindacati militari ha quasi concluso il suo iter in Commissione e la nostra esclusione dal dibattito rappresenta un bell’esempio di quella arroganza istituzionale che la Presidente Casellati avrebbe dovuto e potuto evitare. Forse, se ci fossimo presentati come i nipoti dell’allora presidente egiziano Mubarak ci avrebbero ricevuto in pompa magna.”

Lo dichiara Luca Marco Comellini Segretario Generale del Sindacato dei Militari in merito alla discriminazione messa in atto dalla Commissione difesa del Senato che ha escluso solo il Sindacato dei Militari dalle audizioni svolte in merito al disegno di legge 1893 sui sindacati militari.