Covid-19: la Difesa usa DPI non adeguati nel drive-through più grande d’Italia, il Ministro della Salute Speranza intervenga immediatamente

Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: per battere il corona-virus si devono rispettare le regole e le disposizioni sanitarie emanate dall’Istituto Superiore di Sanità.

In occasione dell’inaugurazione a Milano del drive-through più grande d’Italia le immagini trasmesse dai media nazionali accorsi per l’evento mediatico hanno mostrato agli italiani come la Difesa tratta i suoi uomini e donne, impiegandoli in prima linea nella battaglia contro il maledetto virus sprovvisti di adeguati mezzi di protezione individuale.

I DPI utilizzati dal personale sanitario militare sono inadeguati perché, al contrario di quelli che indossano gli operatori sanitari negli ospedali civili o nelle operazioni di prelievo e trattamento dei tamponi, quelli in dotazione ai militari dell’esercito, impiegati a Milano come mostrano le immagini dei tanti servizi giornalistici, lasciano scoperti il collo, parte inferiore delle gambe e gli anfibi.

Ciò vuol dire che quando il paziente tossisce stimolato dal tampone, inevitabilmente potrebbero essere contaminate tutte queste parti non protette. Così, quando i militari tornano negli alloggi o presso le loro famiglie, possono inconsapevolmente trasformarsi in veicoli per il virus e infettare per contatto ciò che li circonda.

Se per il colonnello Fabio Zullino, responsabile del Centro medico ospedaliero di Baggio, è tutto regolare allora mi sembra necessario l’immediato intervento del Ministro della salute Speranza affinché al personale militare sanitario siano forniti gli adeguati dispositivi di protezione.

Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari

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