PROCESSO BIOT: LA CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI ROMA ACCOGLIE IL RICORSO DEL SINDACATO DEI MILITARI
La Corte di Assise di Appello di Roma lo scorso 3 giugno ha confermato la condanna a 20 anni per Walter Biot, il capitano di fregata arrestato dai carabinieri del Ros il 30 marzo 2021 con l’accusa di spionaggio per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di cinquemila euro.
Il Sindacato dei Militari, persona offesa e parte civile già nel giudizio di primo grado, rappresentato e difeso dall’Avvocato Giulio Murano del Foro di Roma, aveva proposto appello avverso la sentenza della Corte di Assise di Roma ritenendo ingiustificato il mancato riconoscimento del danno subito e la rifusione delle spese di giudizio.
La Corte di Assise di Appello riconoscendo le nostre ragioni, in parziale riforma della decisione di primo grado ha invece condannato Biot sia al pagamento delle spese di giudizio sia al risarcimento del danno subito, da liquidarsi con separato giudizio.
La decisione della Corte è un palese riconoscimento giuridico del Sindacato dei Militari che c’è e intende proseguire la propria missione per affermare e difendere i propri valori statutari dell’etica e della legalità in ogni contesto, giudiziario, politico e sociale.
Adesso il Ministro della difesa e i suoi generali se ne facciano una ragione e la smettano di discettare in ogni dove, con superba superficialità e arroganza, le loro teorie sul fatto che noi non siamo inclusi nel loro inutile elenco delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari. A breve il nostro legale gli presenterà il conto, i generali sono avvisati.
CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI ROMA - DISPOSITIVO DI SENTENZA