Legge sui sindacati militari, Comellini e Cosentino (Sindacato dei Militari): proposte emendative frutto di tracotante ignoranza. Mattarella fermi lo scempio della Costituzione

Le proposte emendative presentate dai membri della Commissione Difesa della Camera dei deputati al già orrendo testo unificato delle proposte di legge targate M5S, Forza Italia, PD e Lega, recanti “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo”, attualmente in discussione, sono il chiarissimo esempio della tracotante ignoranza e della pervicacie sottomissione ai vertici militari che caratterizzano l’attuale compagine politica.

Qualora la proposta di legge in questione dovesse trovare la sua definitiva approvazione senza la correzione delle evidenti incostituzionalità che attualmente contiene, il Sindacato dei Militari continuerà ad agire secondo il precetto di cui all’articolo 39 della Costituzione che afferma la piena libertà sindacale (comma 1) e che “ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge” (Comma 2). Norme costituzionali che troppo spesso sfuggono alla cognizione dei membri della Commissione parlamentare.

Il Sindacato dei Militari, unica libera associazione sindacale per la tutela degli interessi singoli e collettivi del personale militare che non ha mai chiesto al Ministro della Difesa il permesso di esistere e potersi costituire in ossequio al citato articolo 39, chiede al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di intervenire immediatamente per garantire anche ai militari quella dignità e quei diritti che la Costituzione riconosce a tutti i cittadini lavoratori, senza distinzione alcuna.

EMENDAMENTI:

https://www.camera.it/leg18/824?tipo=A&anno=2020&mese=02&giorno=05&view=filtered_scheda&commissione=04#data.20200205.com04.allegati.all00010