Difesa, Comellini (Sindacato dei Militari): pronti a confronto con Ministro Trenta per definire inquadramento personale delle professioni sanitarie.
Agli infermieri militari, e non “infermieri professionali” come qualcuno erroneamente li definisce, va riconosciuto il medesimo inquadramento professionale previsto per i loro colleghi civili come già avviene nel resto del pubblico impiego e nell’ambito dello stesso Ministero della Difesa.
In merito alla regolarizzazione del personale militare esercente le professioni sanitarie nell’ambito delle strutture della sanità militare e civile, invitiamo il Ministro Elisabetta Trenta ad un immediato confronto per trovare una soluzione condivisa nell’interesse della legge e della doverosa tutela della professionalità del personale interessato che oggi è concretamente preoccupato e disorientato dall’assoluta mancanza di chiare disposizioni da parte del vertice militare tese al più rigoroso rispetto della legge e del codice penale.
La nostra organizzazione sindacale è pienamente consapevole della propria responsabilità e del proprio ruolo di effettiva rappresentanza degli interessi di migliaia di professionisti in divisa.
Chi esercita una professione sanitaria nell’ambito delle forze armate non ha nulla di diverso rispetto a chi lo fa in ambito civile ed è proprio per questo motivo che invitiamo la Ministra Trenta a ragionare e trovare, con noi, una soluzione per ristabilire il pieno rispetto della legge.
Diversamente, in mancanza di una immediata risposta, il Ministro della difesa dovrà assumersi tutta la responsabilità delle conseguenze che l’esercizio abusivo della professione sanitaria da parte dei militari non iscritti all’ordine professionale potrà avere sulla funzionalità della Sanità Militare e quindi sull’operativita delle forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare.
Un saluto al Sindacato dei Militari. Da anni che vedo delle irregolarità nei militari, ma diciamo nel mondo di chi indossa le stellette, quando una persona fa un concorso per indossare una divisa sa quale è il suo compito e non deve fare altro che indossare quella divisa dignitosamente e fiero e non quella del cuoco, cameriere o meccanico di auto oppure lo specialista di velivoli aerei ed elicotteri, dove ci vuole una professionalità di tutt’altro genere.
per fare il cuoco o il cameriere un giovane fa cinque anni di scuola alberghiera ed esce con un diploma specifico.
Il meccanico che studia all’industriale e fa un apprendistato ed uno steeg con altri meccanici prima di mettere mani su un motore.
Lo specialista tecnico che fa la manutenzione agli aeromobili studia negli istituti specifici e fa un anno di steeg per ottenere una licenza di manutentore rilasciata dall’enac – ente nazionale aeronautica civile e periodici corsi di perfezionamento ed il militare con tutto rispetto a fatto un concorso dove dprevede codice civile codice penale sicurezza sulla strada perfezionamento al tiro con le armi e chiudo il resto lo lascio a pensare cosa potrà fare il militare………………