Difesa, bandi di concorso: con richiesta “test gravidanza” Forze armate in prima linea nella discriminazione delle donne. Prossimamente chiederanno certificati di verginità?

Ministro Trenta apprezziamo le sue esternazioni pubbliche sui matrimoni tra militari dello stesso sesso ma in tema di discriminazioni da più di un mese attendiamo la sua risposta sulla questione del “test di gravidanza” imposto alle donne dell’Arma dei Carabinieri e delle Forze armate che decidono di partecipare ai bandi di concorso interni per l’avanzamento di grado.

In tutti i bandi di concorso emanati dalla Direzione Generale per il Personale Militare ancora oggi si legge che “I candidati di sesso femminile, prima dello svolgimento delle prove di efficienza fisica, dovranno presentare l’originale o copia conforme del referto del test di gravidanza, rilasciato da struttura sanitaria pubblica, anche militare, o privata accreditata con il SSN, con campione biologico prelevato in data non anteriore a cinque giorni precedenti le prove. Coloro che non esibiranno tale referto saranno sottoposte a test di gravidanza, per escludere l’esistenza di tale stato, al solo fine della effettuazione in sicurezza delle prove di efficienza fisica. L’eventuale positività del test sarà comunicata alle interessate in via riservata. L’individuato stato di gravidanza impedirà la sottoposizione alle prove di efficienza fisica.”.

Allora Ministra non le sembra il caso di passare urgentemente ai fatti concreti e ordinare l’immediata correzione dei bandi di concorso, già pubblicati e non ancora scaduti, cancellando l’assurdo obbligo di presentare o sottoporsi al test di gravidanza imposto alle donne concorrenti?

Occorre fermare queste odiose forme di discriminazione che continuano ad essere attuate nei confronti delle donne con le stellette e gli alamari che peraltro, e questo forse le sfugge, essendo già in servizio sono comunque in possesso dell’idoneità fisica.

Intervenga Ministra altrimenti potrebbe capitare che nei prossimi bandi la Difesa chiederà alle concorrenti di sesso femminile di provare la loro verginità inventandosi qualche altro odioso test.

Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari

 

foto: www.difesa.it