Dal Comando Militare della Capitale grave offesa all’immagine e alla reputazione del Sindacato dei Militari

A seguire pubblichiamo il testo dell’istanza di accesso documentale indirizzato al generale c.a. Rosario Castellano, Comandante del Comando Militare della Capitale

“Gentile generale Castellano,
è pervenuto al Sindacato dei Militari il documento “_SLIDE ESERCIZIO LIBERTà SINDACALE_vtc 21 set 2022” (in allegato).
Per quanto consta allo scrivente detto documento sarebbe stato utilizzato e divulgato nel corso di una videoconferenza presumibilmente svoltasi lo scorso 21 settembre 2022, tra militari appartenenti al Comando Militare della Capitale e gli enti da questo dipendenti.
Alla pagina 7 del documento in questione è scritto “Caso dell’autoproclamato: “SINDACATO DEI MILITARI” (Segr. Gen. Luca Marco COMELLINI (1° Mar. A.M. Cong. Ass.)” .
Premesso che:

  • il Sindacato dei Militari è una associazione costituitasi il 1 dicembre 2018;
  • l’Assemblea dei Soci fondatori in tale data ha deliberato all’unanimità di denominare il sodalizio “Sindacato dei Militari”;
  • l’ “Atto costitutivo” e lo “Statuto” del Sindacato dei Militari sono stati regolarmente depositati e registrati presso l’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale II di Roma – Ufficio Territoriale di Civitavecchia, con il n. 1806 Serie 3 del 14.12.2018;
  • il certificato di attribuzione del codice fiscale rilasciato dal predetto Ufficio Territoriale riporta come C.F. il numero 91077500584, la natura giuridica è “12 – ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE E COMITATI”, l’attività è “942000 – ATTIVITÀ DEI SINDACATI DI LAVORATORI DIPENDENTI”;
  • nel documento allegato è ben visibile, su tutte le pagine in alto a sinistra , lo stemma del Comando Militare della capitale;
  • la locuzione “Caso dell’autoproclamato” riferita al “SINDACATO DEI MILITARI” utilizzata nel predetto documento è gravemente diffamatoria e fortemente lesiva degli interessi, della dignità e dell’immagine del sindacato medesimo, dei suoi organi statutari e dei suoi componenti, nonché di tutti gli iscritti al sodalizio.

Premesso quanto precede, io sottoscritto, Luca Marco Comellini, nella mia qualità di Segretario Generale e legale rappresentante p.t. del Sindacato dei Militari, per ragioni di giustizia, al fine di tutelare l’onore, la reputazione, l’immagine, gli interessi e i diritti soggettivi del Sindacato dei Militari, dei suoi organi statutari dei suoi componenti, dell’ Assemblea costitutiva e degli iscritti, chiedo di conoscere:

1) il nome dell’autore del documento;

2) la data in cui si è svolta la videoconferenza tra il Comando Militare della Capitale e gli enti da questo dipendenti;

3) l’elenco dei partecipanti alla citata videoconferenza, il loro ruolo, grado e incarico,

Chiedo di ricevere quanto richiesto all’indirizzo di posta elettronica certificata dal quale è originata la presente.

Tutto quanto sopra precede con l’espresso avvertimento che decorso infruttuosamente il termine di legge, ovvero 30 giorni dalla data di ricezione della presente, senza che lo scrivente abbia ricevuto quanto richiesto, procederò senza ulteriore avviso a proporre denuncia/querela presso le competenti Autorità giudiziarie, anche in ordine all’ipotesi di reato previsto e punito dall’articolo 328 c.p. .

Resto in attesa di ricevere la dovuta comunicazione di avvio del procedimento di cui all’art 7 della legge 241/90, contenente le indicazioni di cui al successivo art 8.

Cordiali saluti.

F.to Luca Marco Comellini”

 

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