Covid-19, sanificazione parrocchie, Sindacato dei Militari: militari Esercito non sono “colf”. Il Vicariato di Roma e sindaca Raggi si rimbocchino le maniche e vi provvedano loro insieme ai cappellani militari

Nei giorni scorsi abbiamo letto una dichiarazione della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha aderito alla richiesta arrivata dal Vicariato di Roma in merito alla necessità di sanificare gli spazi attorno alle 337 chiese della capitale e quindi dell’intervento dell’Esercito. Oggi leggiamo delle prime operazioni da parte dei militari.
Questa Organizzazione sindacale ha più volte cercato di ricordare alla Sindaca Raggi e tutte le Istituzioni, civili e militari, che i compiti che la Costituzione affida alle Forze armate sono ben altri e quindi abbiamo sperato fino all’ultimo momento che il Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Farina, e quello della Difesa, generale Vecciarelli, potessero trovare il coraggio di respingere al mittente una simile richiesta – disinfettare le chiese – assolutamente svilente per le elevate professionalità dei nostri militari.
Evidentemente ci siamo sbagliati. Tuttavia, se l’arduo compito deve proprio essere svolto dai militari allora suggeriamo alla Prima cittadina di Roma di farsi aiutare dall’esercito dei cappellani militari che sappiamo essere sempre pronti ad ogni sacrificio per assolvere alla loro missione pastorale.
Ci auguriamo quindi che, in testa la sindaca Raggi e il Vicariato di Roma, l’esercito dei cappellani militari si renda immediatamente disponibile per le compiere tutte le operazioni di bonifica delle 337 parrocchie romane.