Biot, Sindacato dei Militari: richiesta condanna all’ergastolo, da Procura militare una severità mai vista
Apprendiamo da odierne fonti di stampa che nei confronti dell’ufficiale di Marina Walter Biot la procura militare di Roma ha chiesto la condanna all’ergastolo.
A nostro avviso la richiesta della pubblica accusa stona con l’ordinanza pronunciata dal Tribunale militare nel corso dell’udienza del 19 gennaio con la quale è stata revocata la precedente decisione di celebrare il processo a porte chiuse.
Infatti, come risulta dal verbale l’ordinanza di revoca è stata motivata dal fatto che “alla luce dell’istruttoria fin qui svolta non emergono pericoli di diffusione di notizie da mantenere segrete nell’interesse dello Stato”.
Il Sindacato dei Militari, rappresentato e difeso dall’avvocato Giulio Murano del Foro di Roma, è parte offesa, costituita parte civile, nel processo a carico del medesimo ufficiale innanzi alla Corte d’Assise di Roma per i medesimi fatti.
Nonostante l’estrema gravità dei fatti contestati a Biot il Sindacato ha già annunciato la presentazione di una istanza di revoca dell’ordinanza che anche in quella sede ha disposto la celebrazione a porte chiuse; sia in ragione di autorevoli precedenti che per il fatto che dall’istruttoria fino a qui svolta non abbiamo ravvisato, nelle testimonianze e negli atti processuali la capacità di fare emergere quei temuti pericoli di diffusione di notizie che sarebbero dovute rimanere segrete nell’interesse dello Stato.
Siamo peraltro convinti che le responsabilità del perché si siano potuti realizzare i fatti per i quali Biot è chiamato a rispondere, sia davanti al Tribunale Militare che a quello ordinario, debbano ancora essere accertate.