Uranio impoverito, Sindacato dei Militari: proposta legge Rizzo (M5S) è sostegno a nostra azione sindacale per tutelare la salute del personale militare

Abbiamo appreso con soddisfazione che finalmente il deputato grillino Gianluca Rizzo, Presidente della Commissione Difesa della Camera, lo scorso 25 settembre ha depositato la proposta di legge (AC 2018), recante “Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la sicurezza sul lavoro e la tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali del personale delle Forze armate”. Il parlamentare pentastellato ha anche reso noto che la sua proposta di legge ha come punto di partenza la proposta del già presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sull’uranio impoverito, on. Giampiero Scanu (PD).

La proposta del Presidente Rizzo segue di qualche mese quella che il Sindacato dei Militari ha presentato come petizione ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione all’inizio dello scorso mese di luglio, registrata con il numero 358 ed assegnata alle Commissioni XI e XII, che ripropone all’attenzione del Parlamento il testo integrale della proposta di legge depositata il 23 giugno 2016 dall’on. Gian Piero Scanu recante “Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la sicurezza sul lavoro e la tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali del personale delle Forze armate”.

L’iniziativa del Sindacato dei Militari si era resa necessaria per contrastare sia l’assenza di iniziative da parte del legislatore sia l’incredibile relazione negazionista presentata al Parlamento dalle allora ministre Trenta e Grillo.

Per questo motivo, nonostante il testo a prima firma del parlamentare del Movimento 5 Stelle non sia ancora pubblico, siamo pienamente convinti che egli in tal modo abbia voluto sostenere e dare maggiore forza alla nostra petizione e alla nostra azione sindacale a tutela del personale militare.

Alla luce di questo significativo passo in avanti chiediamo a Rizzo un incontro per offrire al dibattito il reale punto di vista del personale, diametralmente opposto a quello dei generali negazionisti, e di attivarsi immediatamente affinché le nostra comune proposta sia approvata nel più breve tempo possibile dal Parlamento.