Sugli avanzamenti la rotta Trenta è quella giusta

Difesa: bene Trenta su avanzamenti carriera e predeterminazione criteri per attribuzione punteggi ma escludere discrezionalità.

Sulla questione sollevata dalla Ministra Trenta in merito alle procedure di avanzamento di carriera dei Militari non posso che essere d’accordo sulla necessità di predeterminate i criteri di attribuzione dei punteggi da attribuire al valutando ma va esclusa ogni possibilità di operare scelte discrezionali da parte della commissione di avanzamento.

Tuttavia i buoni propositi della Trenta rischiano di fallire senza una seria e più completa revisione del sistema di valutazione dei periodi di servizio, a cui sono sottoposti tutti i militari, che oggi è del tutto incoerente con il progetto di professionalizzazione e basato, quasi in modo esclusivo, su parametri soggettivi – e non oggettivi – che ricadono nell’ambito della più ampia discrezionalità che caratterizza l’attività amministrativa e conseguentemente le scelte proprie di ciascun superiore del valutando.

Ci auguriamo che la questione sia affrontata con il pieno coinvolgimento della nostra Organizzazione sindacale quale controparte attiva dell’Amministrazione militare e, nell’interesse dei diritti dei lavoratori militari, non si risolva in modo peggiore come sta invece accadendo con la legge sui diritti sindacali.

Dichiarazione di Luca Marco Comellini, segretario generale del Sindacato dei Militari