Sindacato dei Militari: Ministra Trenta gli Operatori Tecnici Sanitari della Marina Militare non sono riconosciuti dal Ministero della salute, intervenga

La salute dei militari è una cosa seria eppure la Ministra della difesa, Elisabetta Trenta, a parte gli annunci sui social, continua a ignorare le rilevanti questioni che quasi quotidianamente portiamo all’attenzione dell’opinione pubblica e del personale militare che sempre più frequentemente chiede aiuto alla nostra Organizzazione Sindacale nella disperata ricerca di quelle concrete tutele che né la Ministra né i Cocer sono in grado di assicurargli.

Se lo scorso 25 gennaio avevamo inutilmente chiesto un intervento della Ministra Trenta in merito alla questione dell’Operatore logistico della Sanità dell’Esercito in quanto tale figura professionale non è riconosciuta dal Ministero della salute, ora è la volta del personale del ruolo Sergenti e dei Graduati della Marina Militare della categoria Operatore tecnico sanitario (SS/SA/OTS) che pur non essendo in possesso del titolo abilitante di Operatore Socio Sanitario, previsto dall’Accordo Stato – Regioni del 22 febbraio 2001, è impiegato dalla Direzione per l’Impiego del Personale Militare della Marina (Maripers) come professione ausiliaria e di supporto sanitario presso le infermerie di bordo e di terra.

Sicuramente la ministra saprà, sempre che i suoi esperti consiglieri l’abbiano informata, che al pari dell’Operatore logistico della Sanità dell’Esercito anche nei confronti del personale della Marina Militare della categoria SS/SA/Ots trova applicazione il Codice dell’ordinamento militare (D.lgs. 66 del 2010) che al comma 2 dell’art. 208, stabilisce che “L’attivita’ sanitaria e’ consentita al personale in possesso dei titoli per l’esercizio delle professioni sanitarie e alle figure di supporto sanitario, riconosciute dal Ministero della salute, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 213 per i soccorritori militari”.

Ancora una volta questa Organizzazione Sindacale, per tutelare la salute dei propri iscritti e del personale militare e civile assistito presso le strutture sanitarie della forza armata, si vede costretta a chiedere un urgente intervento della Ministra Trenta, con l’avviso che se continuerà a ignorare le richieste di legalità che le rivolgiamo non potremo far altro che interessare le autorità giudiziarie competenti.