Presunta violenza sessuale e maltrattamenti alla Scuola Ispettori e Sovrintendenti della GdF: il Sindacato dei Militari è persona offesa nel procedimento della Procura de L’Aquila.
Il Sindacato dei Militari è stato iscritto quale persona offesa nel procedimento penale promosso dalla Procura de L’Aquila, relativo al caso di presunta violenza sessuale e maltrattamenti alla Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza nel quale risultano indagati alcuni ufficiali del Corpo della Guardia di Finanza.
Il Sindacato dei Militari, costituito sin dall’1.12.2018, ai sensi dell’ art. 39 Cost., dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 120 del 10.04.2018, stante l’obiettiva gravità degli accadimenti riportati dalle fronti di stampa, asseritamente verificatisi durante e nell’ambito dell’attività di servizio istituzionale dei militari pubblici ufficiali e che hanno avuto un inedito ed estesissimo clamore mediatico, particolarmente nel contesto militare, e considerate le proprie funzioni generali di “rappresentare, curare e tutelare in ogni sede – politica, sindacale, giurisdizionale ed amministrativa – gli interessi morali, economici, normativi, giuridici, professionali, previdenziali ed assistenziali del personale militare.” e l’ulteriore e specifica finalità associativa di “rappresentare gli interessi del personale militare in tutti gli organismi in cui sia richiesta e prevista una rappresentanza della categoria nonché dinnanzi ai competenti organi amministrativi e giudiziari”, è sempre parte attiva e propositiva della tutela degli interessi morali e materiali degli iscritti ed interviene, diuturnamente, sulle questioni più rilevanti che coinvolgono la vita e le vicende del comparto FF.AA. e Corpi Armati dello Stato.
A differenza delle Associazioni professionali a carattere sindacale del personale militare del Ministero della Difesa e dell’Economia e delle Finanze – dichiara Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari – la nostra azione sindacale non poggia sulla promozione di discutibili quanto inutili convenzioni economiche, tessere a punti o ancora peggio sulle iniziative “porta un amico e riceverai un buono da 20 euro”, ma si realizza concretamente attraverso la costante ricerca della legalità per affermare, anche nelle aule di giustizia, i diritti dei lavoratori militari quale patrimonio unico e irrinunciabile per salvaguardare le Istituzioni repubblicane da una crescente perdita di valori dell’etica e della legalità che ne mina i fondamenti.
Il Sindacato nel procedimento penale a carico dei militari della GdF indagati e rappresentato e difeso dall’avvocato Roberto Luciani del foro di Pescara.
SINDACATO DEI MILITARI