Obbligo vaccinale per i militari, Comellini (Sindacato dei Militari) la Corte costituzionale da una lezione ai vertici militari e al legislatore
Quando si parla dei diritti dei militari sembra che questi possano essere tranquillamente calpestati. Con l’odierna decisione della Corte costituzionale in merito all’illegittimità dell’imposizione dell’obbligo vaccinale al personale militare è stato finalmente assestato nuovo e durissimo colpo ai vertici militari e a quelle parti politiche sempre pronti a piegarsi e a piegare la Costituzione alle richieste dei generali.
Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari in merito alla Sentenza della Corte costituzionale n. 25/2023 che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 206-bis, comma 1, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), introdotto dall’art. 12, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 26 aprile 2016, n. 91 (Disposizioni integrative e correttive ai decreti legislativi 28 gennaio 2014, n. 7 e 8, adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 244), nella parte in cui autorizza la sanità militare a imporre al personale militare la somministrazione di specifiche profilassi vaccinali, senza che esse siano previamente individuate in via legislativa.
Sulla questione, come in molte altre che hanno riguardano i diritti dei lavoratori cittadini in divisa, dobbiamo amaramente constatare il pesante silenzio di quelli che da delegati del Cocer e da novelli sindacalisti, hanno scelto di stare dalla parte dei generali.