Difesa, rimborso Ordini professionali, Comellini (Sindacato dei Militari): il Ministro Guerini si dimentica dei biologi, veterinari e farmacisti militari

“Il Ministro della difesa, Lorenzo Guerini, si è dimenticato dei biologi, veterinari e farmacisti militari! È incredibile che ciò sia potuto accadere ma è successo.Tuttavia il fatto non ci stupisce. Siamo consapevoli che il legislatore, anche il più attento, quando per scrivere una norma si affida a consulenti e tecnici improvvisati che di questioni militari capiscono poco o nulla, oppure alla Rappresentanza militare, l’errore, purtroppo, è quasi un fatto scontato.

Ferma restando la nostra convinzione che il provvedimento originario recante disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate sia completamente sbagliato e frutto della svendita dei diritti e delle aspettative economiche del personale militare dei ruoli non direttivi a tutto vantaggio dei dirigenti, nel recente decreto recante i correttivi abbiamo colto con soddisfazione la modifica dell’articolo 212 del Codice dell’ordinamento militare nella parte in cui, recependo una nostra rivendicazione, lo ha finalmente integrato della disposizione che consente al personale militare esercente le professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative e tecnico-sanitarie, nonché agli psicologi militari, di vedersi rimborsate dall’amministrazione militare le spese per l’iscrizione obbligatoria al relativo albo professionale.

Tuttavia la norma in questione è ancora incompleta e deve essere corretta. Infatti, a prescindere dalla questione riguardante il ruolo di inquadramento, non fa alcun riferimento ai biologi, ai veterinari ed ai farmacisti militari che, seppure soggetti al medesimo obbligo di iscrizione all’Albo professionale dei loro colleghi delle altre professioni sanitarie, ne sono esclusi.

Ministro, in questi giorni gli stati maggiori delle singole Forze Armate stanno procedendo, calcolatrici alla mano, a quantificare la spesa relativa ai rimborsi delle iscrizioni in favore dei soli professionisti sanitari dettagliatamente citati dalla norma in questione.

Il biologo militare, il veterinario e il farmacista con le stellette, svolgono la loro professione in regime di esclusività della prestazione lavorativa in favore dell’amministrazione militare allo stesso modo dei loro colleghi infermieri o psicologi quindi ci sembra logico che la norma in questione debba valere per gli uni come per gli altri. Occorre porre rimedio a questa evidente e inaccettabile disparità di trattamento.

Il Ministro Guerini ci dica come intende rimediare a questa sua dimenticanza che penalizza i nostri iscritti e comunque tutti i biologi, veterinari e farmacisti militari sia sotto il profilo economico che morale.”

Lo chiede al Ministro della difesa, Lorenzo Guerini, Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari, a seguito della modifica recata all’articolo 212 del Codice dell’ordinamento militare dall’articolo 1, comma 1, lett. a, del decreto legislativo 173/2019, nella parte in cui consente al solo personale militare esercente le professioni sanitarie e tecnico-sanitarie, nonché agli psicologi militari, e non anche ai biologi, ai veterinari e ai farmacisti militari, di farsi rimborsare dall’amministrazione militare le spese per l’iscrizione obbligatoria al relativo albo professionale.

(foto: fonte www.adnkronos.com)