Difesa, Comellini (Sindacato dei Militari): Attività di disinfestazione e derattizzazione: difronte all’ostinato silenzio del Ministro e dei vertici militari l’unica via che ci resta è la denuncia
Difronte all’ostinato silenzio del Ministro della difesa l’unica strada da percorrere per avere delle risposte e per tutelare il personale militare e la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
In contrasto con la normativa di settore e con le Ordinanze del Ministero della Salute emanate sin dal 2012, poste a tutela della salute pubblica, della salvaguardia e dell’incolumità delle persone, degli animali e dell’ambiente, sarebbero state pianificate ed eseguite, da parte di personale militare, attività di derattizzazione e disinfestazione. Già lo scorso mese di giugno abbiamo chiesto ai Ministri della Difesa e della Salute, nonché successivamente ai vertici della Marina Militare di verificare l’esistenza di possibili criticità nelle modalità di esecuzione delle pratiche di disinfestazione e derattizzazione a bordo delle unità navali della Marina Militare, anche ai fini del rilascio del certificato internazionale di sanificazione/esenzione dalla sanificazione, previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), ed eventualmente di disporre ogni possibile azione per tutelare la salute umana.
Non abbiamo ricevuto alcuna concreta risposta e per questo motivo, considerati i possibili rischi per il personale militare e civile connessi all’uso di prodotti rodenticidi, abbiamo presentato una dettagliata denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Come già avvenuto in altre occasioni, solo dopo le nostre denunce, la Difesa ha deciso di correre ai ripari cercando di adeguarsi alle vigenti disposizioni. Verrebbe da dire “Meglio tardi che Mai” anche se il tardivo ravvedimento non esclude l’esistenza o la commissione di un reato.
Tuttavia, non possiamo non augurarci che, anche questa volta, con l’apertura delle indagini da parte della Procura competente, la Difesa compia tutti i passi necessari per garantire l’immediata tutela del personale militare e civile, affidando l’esecuzione delle operazioni di derattizzazione e di disinfestazione a ditte specializzate come prevedono le norme vigenti emanate dal silente Ministero della Salute.
Per concludere vorrei suggerire ai vertici militari e politici della Difesa e a quelli che come loro ritengono che un dialogo sia possibile solo con quei sindacati che hanno chiesto al datore di lavoro il permesso di potersi costituire, di farsi una ragione della nostra esistenza.
Voi non ci ascoltate e noi continueremo a denunciarvi.
Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari