Difesa, Sindacato dei Militari: dal Ministro Guerini ci aspettiamo immediati segnali di cambiamento e una netta presa di distanza dalle azioni della Trenta
Chiusa la fallimentare gestione del governo Lega-M5S i grillini ci riprovano col PD al quale hanno lasciato la guida di un ministero – quello della Difesa – dove, dopo anni di malgoverno, la situazione è visibilmente drammatica e insostenibile.
Per questo motivo, seppure con poche speranze di essere ascoltati, dal neo Ministro della difesa ci aspettiamo immediati segnali di cambiamento che rendano concreta quell’attenzione verso i militari che fino ad oggi è stata solo e sempre annunciata per la truppa ma resa tangibile in busta paga per i soli dirigenti delle Forze armate.
Dal Ministro Guerini ci attendiamo quindi non solo l’immediato rinnovo del contratto di lavoro e la puntuale applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 120/2018 che il suo predecessore ha interpretato ad uso e consumo dei generali e non del diritto e della legalità ma anche, e con la massima urgenza consentita, tutte quelle doverose risposte sulla tutela della salute dei mitari e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sugli Infermieri militari non iscritti all’ordine professionale, sulla questione uranio impoverito, sulla idoneità depositi Scorta Nazionale Antidoti gestiti dalle Forze armate e sulle inaccettabili discriminazioni verso le donne in occasione dei concorsi interni per la progressione di carriera che la Trenta non è stata capace di darci.
La Segreteria Nazionale