Cara/o iscritta/o, cara/o collega, in servizio o in congedo…
Sono passati 10 mesi dalla nascita del nostro sindacato e le molteplici iniziative che abbiamo fatto per tutelare i tuoi diritti e la legalità hanno portato l’amministrazione militare ad assumere un comportamento apertamente ostruzionista nei nostri confronti, fino al punto di negare il diritto dei militari di poter godere dei pieni diritti sindacali così come li ha indicati la Corte costituzionale con la nota sentenza 120/2018.
Il Sindacato dei Militari e l’unica Organizzazione sindacale che non ha chiesto il permesso per potersi costituire -e quindi esistere- ai vertici militari della Difesa illegittimamente chiamati da una Ministra evidentemente incapace ad esprimersi sulla regolarità del nostro Statuto. Uno Statuto il cui unico difetto è quello di essere conforme al dettato costituzionale e alle leggi della Repubblica.
Noi non abbiamo accettato di essere come gli altri, noi non abbiamo piegato la testa e non ci siamo sottomessi. Noi non abbiamo accettato di modificare il nostro Statuto fino a renderlo simile a quello di una associazione ludica. Noi siamo il Sindacato dei militari!
Per difendere il diritto e i diritti, la Costituzione e le leggi, noi abbiamo deciso di lottare contro l’arroganza di un manipolo di generali preoccupati più di impedirci di verificare la corretta applicazione delle leggi che di attuare. La loro preoccupazione è la diretta conseguenza della nostra copiosa attività di tutela e delle numerose denunce che abbiamo presentato all’autorità giudiziaria e poi reso pubbliche nella convinzione che le Forze armate debbano essere sempre e comunque al servizio esclusivo del Paese e non delle numerose caste e potentati che ci affliggono come un cancro.
I generali vorrebbero poter controllare e dirigere ogni associazione sindacale, secondo le loro esigenze e aspirazioni e la prova di ciò è chiaramente sotto gli occhi di tutti: contrariamente al parere espresso dal Consiglio di Stato hanno permesso ai delegati del Cocer di indossare il doppio cappello e costituire i “sindacocer” (associazioni costituite e dirette dagli stessi delegati Cocer o comunque da membri della Rappresentanza militare). Noi siamo altro, noi siamo il Sindacato dei Militari!
Noi non ci venderemo mai per ottenere una proroga perché il nostro mandato è sottoposto al voto degli iscritti. Noi non percepiamo alcun compenso né alcuna indennità di missione o forfettaria per la nostra attività. Noi non pensiamo sulle tasche dei contribuenti perché la nostra attività si finanzia con le quote sociali che ogni iscritto versa annualmente.
Noi non pieghiamo la testa davanti ai diktat dei generali. Noi non ci accontentiamo di essere tollerati e di poter accedere nei luoghi di lavoro solo dopo il normale orario di servizio o per ossequiare il Comandante di turno e pagargli il caffè. Noi siamo altro, noi siamo il Sindacato dei militari!
Noi vogliamo entrare in ogni caserma, nave, aeroporto, stazione, per verificare le tue reali condizioni di lavoro e il pieno rispetto di tutte quelle norme che il legislatore ha voluto inserire nel nostro ordinamento per tutelare la tua salute e la tua sicurezza nei luoghi di lavoro.
Noi vogliamo poter esercitare un rigoroso controllo sulle azioni del datore di lavoro affinché tutti i lavoratori militari siano correttamente formati per assolvere, in una irrinunciabile cornice di legalità e sicurezza, tutti i compiti istituzionali che le leggi e i regolamenti affidano a ciascuno di essi.
Noi vogliamo che il datore di lavoro rispetti tutte quelle norme che consentono a lavoratore di poter godere della giusta remunerazione della prestazione lavorativa e non di dovervi rinunciare per il solo fatto di indossare una uniforme o per eseguire un ordine mai scritto.
Noi vogliamo mettere fine al potere decisionale dei delegati Cocer e sindacocer sul futuro della vostra e nostra retribuzione. Noi vogliamo impedire che questi continuino a svendere i diritti dei militari in cambio di una proroga del loro mandato o di un giorno in più di forfettaria. Noi siamo altro, noi siamo il Sindacato dei militari!
Nelle settimane passate e in quelle che verranno questo Sindacato è stato, e sarà, impegnato in una difficile battaglia legale presso il Tribunale ordinario di Roma davanti al Giudice del lavoro per rivendicare quella piena agibilità sindacale che i generali vogliono continuare a negarci a tutti i costi, nonostante la Corte Costituzionale ce l’abbia già concessa in attesa che il legislatore compia il suo dovere.
Noi vogliamo poter continuare ad agire in ogni sede per tutelare in modo concreto i tuoi diritti, i diritti dei militari.
Per tutte queste ragioni ti chiediamo di continuare a sostenerci rinnovando la tua iscrizione o di dare il tuo libero contributo economico per permetterci di continuare a lottare per i diritti di tutti i lavoratori militari.
Se vuoi iscriverti o rinnovare la tua iscrizione per l’anno 2020 vai qui e segui le istruzioni.
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La Segreteria Nazionale