Arma dei carabinieri, concorsi interni: Ministra Trenta intervenga urgentemente contro ogni forma di discriminazione verso le donne in stato di gravidanza
Il Sindacato dei Militari, a seguito della richiesta di una appartenente all’Arma dei carabinieri, ha ritenuto necessario e urgente scrivere alla Ministra della difesa, Elisabetta Trenta, per sollecitare immediati interventi volti ad eliminare ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne in stato di gravidanza che partecipano alle procedure concorsuali per l’avanzamento di carriera nell’Arma dei carabinieri.
“Vorremo poter rispondere a questa Donna, a questa Carabiniere, per rassicurarla ma ci sentiamo in imbarazzo perché, nonostante i recenti arresti giurisprudenziali, non riusciamo a comprendere per quali ragioni il suo dicastero nel bandire il citato e altri concorsi abbia voluto adottare delle regole tanto assurde quanto discriminatorie che, nell’ambito delle procedure concorsuali interne, finiscono poi col diventare odiose, un inspiegabile ostacolo all’effettiva garanzia di pari opportunità tra donne e uomini, anche in considerazione del fatto che tutte le concorrenti, prestando regolarmente servizio, sono già idonee al servizio militare incondizionato.”.
Ministra, non ignori questa nostra richiesta, vada oltre il fatto che non siamo provvisti dell’assurdo permesso – l’atto di assenso – che Lei concede alle associazioni di categoria tra militari gradite ai generali perché, questa volta, ignorando noi non farà altro che ignorare anche tutte le Donne dell’Arma.”
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