2 giugno, Sindacato dei Militari: finalmente una festa senza parata militare ma gli sprechi restano

Finalmente domani, 2 giugno, assisteremo alle celebrazioni per la ricorrenza della festa della Repubblica senza la parata militare che per moltissimi italiani ha sempre rappresentato uno spreco di denaro pubblico e una ingiustificata militarizzazione dell’evento.

Quest’anno, la soppressione della parata militare è avvenuta solo a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 e non per scelta del M5S, quelli che dai banchi dell’opposizione promettevano di volerla cancellare una volta al Governo del Paese, né per decisione del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, o del Ministro della difesa, Lorenzo Guerini. In particolare quest’ultimo alla luce dell’evidente crisi economica che affligge il Paese, bene avrebbe fatto ad impedire ai vertici militari di sprercare altro denaro pubblico per il Giro d’Italia delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare, ancora meglio avrebbe fatto se avesse deciso di destinare i soldi risparmiati con la soppressione della parata al pagamento degli straordinari e dell’indennità di ordine pubblico spettanti al personale militare impegnato nell’emergenza sanitaria e nell’operazione Strade Sicure.

Per questo motivo oggi il Segretario Generale del Sindacato dei Militari, Luca Marco Comellini, ha inviato al Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza del Ministero della Difesa, Amm. Isp. Capo Sabino Imperscrutabile, una istanza di “accesso civico generalizzato” per sapere quanto, alla fine della giostra, sarà costata l’attività delle Frecce Tricolori.

 

(foto: Frecce Tricolori, fonte www.difesa.it)