MINISTERO DELLA DIFESA, SINDACATO DEI MILITARI: NON CI CONSENTONO DI ENTRARE TRA LE APCSM, MA NOI CONTINUEREMO AD IMPEGNARCI PER AFFERMARE IL DIRITTO E I DIRITTI DEI MILITARI, CHE INVITIAMO A SOSTENERCI E AD UNIRSI A NOI.

Il Tar del Lazio – Roma ha ritenuto di non sollevare la questione di illegittimità costituzionale proposta dal Sindacato dei Militari in relazione al combinato disposto degli artt.1, comma 2, e 8, comma 1, della Legge n.46/2022 e 1475, comma 2, del C.O.M., nella parte in cui escludono il “personale della riserva e in congedo” dall’esercizio del “diritto di libera organizzazione sindacale”, per violazione degli artt. 3, 39 e 117, comma 1, della Costituzione, quest’ultimo per contrasto con i parametri interposti di cui agli artt.11 e 14 della Convenzione E.D.U. e 5, terzo periodo, della Carta sociale europea. Le argomentazioni espresse dal Consiglio di Stato nel parere reso nel lontano 2018 su richiesta del Ministero della Difesa sono state valutate tali, infatti, da sottrarre la legge 46/2022 ai rilievi di illegittimità costituzionale prospettati dal Sindacato dei Militari.

Nonostante questa inattesa decisione, il Sindacato dei Militari continuerà nella sua azione ora più determinato che mai, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento per l’affermazione del diritto e dei diritti dei militari, a cominciare da quegli ambiti che erano e restano tuttora comunque sottratti per legge al campo d’azione delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (Apcsm).

Invitiamo tutti i lavoratori militari che condividono l’obiettivo del raggiungimento di una più ampia ed intensa tutela del diritto e dei diritti dei militari a sostenerci e ad unirsi a noi.

Continuate a segnalarci ogni violazione di legge, ogni abuso, ogni prevaricazione e continueremo ad essere la vostra voce.

SINDACATO DEI MILITARI