Emergenza Covid-19, arruolamento eccezionale 200 infermieri militari (Sindacato dei Militari): gli infermieri sono “Eroi”, evitare vergognose sperequazioni a danno della professione.
Apprendiamo da fonti di stampa dell’esistenza di una bozza di un decreto legge per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al coronavirus che prevede l’aurorizzazione, per l’anno 2020, di un arruolamento eccezionale, a domanda, di militari dell’Esercito italiano in servizio temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno.
Oltre all’arruolamento di 120 ufficiali medici, la bozza prevede, ad oggi, l’arruolamento di 200 marescialli infermieri, con immissione in servizio prevista per il 15 aprile, a cui verrà attribuito lo stato giuridico ed il trattamento economico indicato per i pari grado in servizio permanente.
Questa O.S. ha più volte evidenziato, anche in occasione dell’ultimo riordino delle carriere del personale delle Forze armate, che il corretto inquadramento nel ruolo direttivo (ufficiali inferiori) del personale militare che esercita la professione sanitaria infermieristica è necessario al fine di evitare inutili e dannose sperequazioni tra i professionisti militari e quelli che operano nelle amministrazioni civili.
Solo per fare un esempio, basta ricordare il caso dei 15 “ex marescialli infermieri” transitati all’impiego civile in qualità di Operatori socio-sanitari “sine titulo” che quindi, in virtù del pregresso inquadramento come marescialli dovuto alla visione ottocentesca della professione infermieristica da parte dei vertici della sanità militare, adesso non potranno essere impiegati come infermieri per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.
Questa O.S. chiede l’immediata revisione dell’annunciato decreto legge per l’arruolamento del personale infermieristico al fine di prevedere una completa e corretta equiordinazione del ruolo di inquadramento di tutti gli infermieri militari rispetto agli infermieri del SSN attualmente inquadrati nel ruolo direttivo.
Gli infermieri militari sono dei professionisti e un Governo responsabile non può, in questa delicata situazione di emergenza, pretendere di avere infermieri civili di serie “A” e continuare a relegare quelli militari in serie “B”.