Cocer, Comellini Sindacato dei Militari: presentata denuncia sulla mancata decadenza militari in ausiliaria.
Nel Consiglio centrale della rappresentanza militare (Cocer) continuano ad essere presenti e a svolgere il loro incarico anche alcuni militari in congedo nella posizione di ausiliaria nonostante le norme dell’ordinamento militare stabiliscano chiaramente che in tale caso “Il militare eletto quale rappresentante cessa anticipatamente dal mandato, con determinazione del comandante dell’unità di base”. Per questo motivo, al fine di tutelare i nostri interessi e quelli dell’amministrazione militare e non ultimi quelli di tutti i cittadini che pagano le tasse, dopo aver inutilmente chiesto al Ministro della difesa, Guido Crosetto, e ai Comandanti di corpo dei militari interessati di adottare ogni atto di propria competenza per ristabilire la legalità e quindi la corretta composizione dei Consigli della Rappresentanza militare ad ogni livello, ci siamo visti costretti ad interessare formalmente l’Autorità Giudiziaria.
Questa mattina l’Avvocato Adele Frazzano del Foro di Foggia ha depositato presso la competente Procura della Repubblica una dettagliata denuncia con la quale abbiamo chiesto all’Autorità Giudiziaria di accertare la regolarità della partecipazione alle riunioni del Consiglio Centrale della Rappresentanza militare di un militare in ausiliaria in servizio presso il 32° Stormo dell’Aeronautica Militare. Nei prossimi giorni il nostro legale provvederà a depositare altre due denunce, presso le Procure di La Spezia e Novara, relative alla posizione di altri due militari nei cui confronti, pur essendo questi in congedo nella posizione di ausiliaria, ad oggi non sarebbero stati adottati i previsti atti di decadenza anticipata dalla carica di delegato della Rappresentanza militare.
È evidente la singolarità del comportamento dell’amministrazione militare che, ci auguriamo, a prescindere dalle azioni che porrà in essere la Procura da noi attivata con l’odierna denuncia, vorrà con la massima urgenza farsi parte attiva per individuare eventuali responsabilità penali e contabili in relazione ai fatti ad essa già ampiamente segnalati.
Per completezza di informazione rendiamo noto che il Ministero della Difesa dal 1 luglio 2018 fino al 24 maggio di quest’anno, per le sole spese di missione, viaggio, vitto e alloggio corrisposte ai 63 militari membri del Cocer, ha speso oltre 4,7 milioni di euro. Tra questi 63 militari uno ha ottenuto rimborsi per oltre 200mila euro; quindi oltre 3.400 euro al mese che si aggiungono alla normale retribuzione.
Alla luce di quanto precede, in attesa che la nostra denuncia faccia il suo corso, appare doveroso richiamare ancora una volta i vertici militari e il Ministro Crosetto ai loro doveri di alta vigilanza sulle questioni che investono la Rappresentanza militare e i suoi membri, ciò anche per evitare il ripetersi di procedimenti penali e processi che anche nel recente passato si sono conclusi con pesanti condanne a carico di taluni esponenti del Cocer.