CEDU, Comellini (Sindacato dei Militari): dopo ammissione responsabilità Governo paghi i danni a ex forestali
Ho appreso da fonti di stampa che il governo italiano ha riconosciuto davanti alla Corte europea dei diritti umani di aver violato la libertà sindacale di 1.134 ex guardie forestali a causa del loro trasferimento nelle forze di Polizia a statuto militare, in particolare nell’Arma dei Carabinieri o nella Guardia di Finanza in base al decreto legislativo n. 177 del 19 agosto 2016r.
Quella militarizzazione coatta fu un gesto di estrema arroganza istituzionale. Ora il governo paghi i danni a tutti coloro che furono privati della libertà e delle tutele sindacali.
Credo che sia anche opportuno ricordare che molti di quelli che da membri del Cocer dei carabinieri il 4 luglio 2016, nel corso dell’audizione presso le Commissioni Riunite I e IV della Camera, applaudirono alla disgraziata riforma Madia, sono fondatori e dirigenti delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (apcsm) che, senza memoria del passato e ancora meno coerenza, oggi si rivolgono agli ex forestali per offrirgli le loro tutele.
Per questo, ora come allora, invito gli ex appartenenti al Corpo Forestale dello Stato a ricordare le parole di quegli esponenti del Cocer carabinieri, a prendere le dovute distanze e a non recedere nemmeno di un passo dalla loro giusta lotta per l’affermazione del diritto e dei diritti di cui sono stati privati.
Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari