2 giugno: il Presidente del Sindacato dei Militari aprirà la parata ma resta delusione per l’ostinato mantenimento del costoso evento. M5S contrari solo dai banchi dell’opposizione, trattano i militari come minus habentes
Siamo felici di apprendere da fonti di stampa che il nostro Presidente Carlo Calcagni, Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito e formidabile atleta, il prossimo 2 giugno sfilerà con i suoi colleghi del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa e aprirà la consueta parata militare organizzata per le celebrazioni della festa della Repubblica.
La presenza di Carlo, tuttavia, non ci impedisce di manifestare la nostra ferma contrarietà all’evento che oggi, ancora più di ieri, rappresenta uno spreco di denaro pubblico che mal si concilia con la vera realtà del Paese e delle nostre Forze armate costretti a fare i conti con una crisi economica tanto evidente quanto devastante.
Quando i grillini sedevano nei banchi dell’opposizione, fino al giorno prima delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo 2018, ripetevano in ogni occasione possibile di voler eliminare la parata militare e quindi, oggi, registriamo l’evento in programma come una delle tante promesse mancate.
E a proposito di promesse mancate, sarà certamente contenta la Ministra Trenta, la stessa che che in queste ore va chiedendo il massimo rispetto per i militari impegnati nelle operazioni di soccorso ai migranti, di sapere che il prossimo 2 giugno, davanti a lei e i suoi generali e colleghi di Governo, insieme a Carlo sfileranno anche molte altre centinaia di militari a cui, nonostante le chiacchiere, i selfie e le tante promesse, non è stata capace di garantire il doveroso rispetto dei diritti sindacali che la Costituzione, invece, gli ha da tempo riconosciuto pienamente.
Come si sente Ministro Trenta nel sapere che davanti a lei, come in un circo, sfileranno, costretti a renderle omaggio, i minus habentes?
Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari