Marina Militare, Coronavirus, Comellini (Sindacato dei Militari): evitare che nave Amerigo Vespucci diventi simbolo dell’Italia in quarantena

Il giro del mondo della Vespucci deve essere annullato. Al momento mi sembra una decisione opportuna, anzi assolutamente necessaria per evitare che il “glorioso” veliero della Marina Militare Italiana possa trasformarsi nel simbolo di una Italia posta in quarantena.

Le notizie riportate dai media in merito alla diffusione del coronavirus si aggravano di ora in ora e mentre l’Italia conquista un drammatico terzo posto nel mondo per numero di contagi sul sito della Marina Militare fa bella mostra di sé, con tanto di bando di sponsorizzazione, il programma della cosiddetta campagna “L’Italia a vele spiegate”.

Ritengo che, almeno in questo frangente, non ci sia bisogno di un medico competente regolarmente iscritto all’Albo del Ministero della Salute per comprendere che Nave Amerigo Vespucci non è né un sommergibile né la classica nave grigia militare.

I rischi sanitari su una nave scuola, come la Vespucci, sono esponenziali viste le numerose visite a bordo, le cerimonie e gli immancabili banchetti di rappresentanza che ne caratterizzeranno l’attività nelle numerose soste che effettuerà in giro per il mondo da marzo 2020 ad ottobre 2021, tra cui anche il Giappone in occasione dei XXXII Giochi Olimpici.

Mentre in piena emergenza coronavirus la nostra Marina si prepara a spendere decine di migliaia di euro per mandare la Vespucci in crociera, tra le tante carenze e ritardi che abbiamo potuto rilevare, malcelata agli occhi dell’opinione pubblica, tra gli addetti ai lavori spicca prepotentemente l’insoddisfacente e inadeguata distribuzione di mezzi di protezione individuale ai militari impegnati in prima linea, come lo sono, ad esempio, gli appartenenti all’Arma dei carabinieri e al Corpo delle Capitanerie di Porto.

L’evoluzione dell’epidemia impone scelte di buonsenso anche per le nostre Forze armate. Sono certo che il Ministro Guerini vorrà evitare di esporre a inutili rischi sanitari i 264 membri dell’equipaggio che, integrato dagli allievi e dal personale di supporto dell’Accademia Navale, può raggiungere circa 400 unità.”

Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari

 

(foto: fonte www.difesa.it)