DIFESA, APCSM, VIOLAZIONE DIVIETI LEGGE 46/2022: CROSETTO NON VEDE, NON SENTE, NON PARLA. NESSUNA SANZIONE AI PRESENTI AL TAVOLO PER LA FIRMA DEL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO 2024-2026
Da oltre 2 anni chiediamo al ministero della DIFESA (anche del MEF) di adottare i provvedimenti sanzionatori normativamente previsti a carico delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (APCSM) che si sono rese responsabili della violazione di alcuni degli espressi divieti imposti dalla legge 46/22, ora confluiti nel Codice dell’ordinamento militare, tra cui, ad esempio, quello che vieta alle stesse di avere rapporti con le organizzazioni sindacali non militari (CGIL, CISL, UIL, ecc.), anche tramite soggetti terzi.
Seppure adeguatamente documentate le nostre segnalazioni non hanno ricevuto risposta. Non abbiamo mai ricevuto il provvedimento espresso e motivato che deve concludere ogni procedimento, come invece prevede la legge.
Finalmente con l’acquisizione presso la Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi di alcuni atti relativi ai detti procedimenti siamo riusciti a capire le ragioni di tali ripetute omissioni.
In un documento prodotto dalla Difesa alla Commissione si legge: “Lo scrivente Ufficio di Gabinetto ha avviato presso le articolazioni dipendenti gli accertamenti del caso, i cui esiti non hanno rilevato violazioni legislative in atto e, pertanto, si è proceduto a definire il relativo procedimento avviato nei confronti di XXXXX, senza l’adozione di alcun provvedimento previsto dall’art. 1477, co.5 COM” ed ancora “Giova richiamare che l’eventuale cancellazione di una APCSM regolarmente iscritta all’albo, riconosciuta rappresentativa a livello nazionale e presente al tavolo tecnico presso la Funzione Pubblica per il rinnovo contrattuale 2024-2026, discende da una valutazione operata dal Ministero, al fine di evitare pregiudizi a un sodalizio legittimato a svolgere attività sindacale.”.
La riservatezza del Ministero della Difesa, e quindi del Ministro Crosetto, si scontra con gli obblighi di trasparenza che la legge gli impone e ciò appare ancora più rilevante, forse anche penalmente, se consideriamo che nel 2024 alle Apcsm rappresentative sono stati concessi permessi orari e distacchi sindacali con oneri a carico del bilancio dello Stato per un totale di oltre 6,7 milioni di euro.
Nell’attesa che le indagini della magistratura facciano il loro corso Crosetto ha qualcosa da dire?