Comellini (Sindacato dei Militari): al generale Nistri chiediamo di intervenire oggi stesso per evitare di favorire il protrarsi della situazione di dubbia legittimità in cui si trova il Cocer dei Carabinieri

Davanti alle Commissioni parlamentari sarà il Cocer dell’Arma a parlare oppure saranno i sindacalisti col doppio cappello?

È questa la domanda che il Segretario Generale del Sindacato dei Militari, Luca Marco Comellini, rivolge al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, in vista dell’audizione dei delegati del Cocer Carabinieri che si svolgerà mercoledì 13 febbraio davanti alle Commissioni Difesa di Camera e Senato riunite per la discussione sulle proposte di legge sui sindacati militari.

La domanda è doverosa perché la nomina di due delegati del Cocer della Benemerita a Segretario Generale e Segretario Nazionale di un una associazione professionale a carattere sindacale per i soli carabinieri, oltre a contrastare con il Parere del Consiglio di Stato che ha chiaramente escluso la possibilità che i membri della Rappresentanza Militare ad ogni livello, Cocer, Coir e Cobar, possano rivestire contemporaneamente anche incarichi sindacali, genera confusione atteso che il sindacato è, per sua natura, la controparte dell’amministrazione mentre il Cocer ne è parte integrante.

Occorre che il Comandante Generale dell’Arma intervenga con la massima urgenza per far cessare immediatamente la situazione di ambiguità in cui si trovano i delegati del Cocer col doppio cappello, quello dell’Arma e da sindacalista, perché in tal modo si confondono i ruoli e gli stessi carabinieri e si impedisce la serena prosecuzione del processo democratico che porterà verso sindacalizzazione delle forze armate.