Cocer Carabinieri, Comellini (Sindacato dei Militari): impiego del personale non è di sua competenza. Prima di cedere il comando Nistri avvii azione disciplinare.

Nonostante i chiarissimi contenuti della sentenza della Corte costituzione n. 120/2018, ormai tristemente famosa per essere stata sistematicamente ignorata dal legislatore e dai vertici militari, ai sindacati militari, in particolare al Sindacato dei Militari, viene continuamente negata la possibilità di svolgere ogni attività sindacale o di confronto con il personale militare rappresentato.

Quanto sta accadendo da ormai più di due anni è inaccettabile soprattutto mentre ai delegati del Cocer, Sez. Carabinieri, sembra essere permesso di violare impunemente le disposizioni di legge e regolamento che ne disciplinano rigorosamente lo svolgimento dell’attività di servizio.

Da fonti di stampa abbiamo appreso che ieri, 13 gennaio, il Cocer Sez. Carabinieri ha diramato un singolare quanto sgrammaticato comunicato stampa, lamentando il mancato coinvolgimento da parte del Comandante Generale dell’Arma, Generale Giovanni Nistri, nelle procedure dei trasferimenti annuali GE.TRA. 2021 sebbene dalle competenze dell’organo centrale di rappresentanza, come recita espressamente l’articolo 1478 del decreto legislativo 66/2010, siano rigorosamente escluse le materie concernenti l’ordinamento, l’addestramento, le operazioni, il settore logistico-operativo, il rapporto gerarchico-funzionale e l’impiego del personale.

Le procedure di trasferimento rientrano a pieno titolo nell’impiego del personale, materia sulla quale il Cocer non ha alcuna competenza. Pertanto accusare pubblicamente il vertice dell’Arma di aver offeso l’organismo di rappresentanza dei carabinieri applicando la legge è già di per se grave, farlo durante il servizio e a spese dei contribuenti lo è ancora di più.

Appare quindi evidente che il Cocer Carabinieri con il comunicato in questione abbia abbondantemente travalicato i rigorosi limiti impostigli dalla legge nonché, nel contempo, accusando falsamente il Comandante Generale dell’Arma di avergli fatto “l’ennesimo affronto”, abbia commesso, quantomeno, una grave infrazione disciplinare che l’autorità di vertice dal quale l’organismo rappresentativo dipende gerarchicamente ha il preciso dovere di valutare e sanzionare.

Ancorché a solo un giorno dall’avvicendamento nell’incarico di Comandante Generale dell’Arma dei carabinieri questa organizzazione sindacale, anche alla luce dell’esorbitante costo che i contribuenti sono costretti a sostenere per il funzionamento della rappresentanza militare, ritiene che il Generale Nistri non possa esimersi dall’esercitare l’azione disciplinare nei confronti di tutti i componenti del Cocer Sezione Carabinieri.