Calo nascite, Comellini: da Mattarella giuste preoccupazioni, Stato è assente

Ben vengano le preoccupazioni sulla questione del calo delle nascite e le sollecitazioni sui sostegni previsti dalla legge 32/2022 rivolte dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente della Fondazione per la Natalità e del Forum delle Associazioni Familiari, Gianluigi De Palo, perché, per quanto ci riguarda, ancora oggi, a prescindere da quanto avviene nell’ambito del mondo del lavoro privato, nella pubblica amministrazione e in particolare quella militare e delle forze di polizia, la piena tutela della maternità e della paternità sono un miraggio.

In questi particolari e delicati settori dello Stato l’applicazionme delle chiare norme del decreto legislativo 151/2001, sono troppo spesso lasciate alla più ampia discrezionalità del datore di lavoro o del capo di turno che, anche in relazione alle drammatiche criticità di cui soffrono le differenti amministrazioni, possono adottare regolamenti interni e provvedimenti capaci di incidere pesantemente sulle scelte dei dipendenti tra l’essere genitore o fare carriera.

Quindi ben vengano le parole del Presidente Mattarella a fare presto e bene per dare concretezza alle deleghe previste dalla legge 32 recentemente approvata dal Parlamento ma per fare ciò è di fondamentale importanza che nella stesura dei testi dei decreti attuativi il Governo e il Parlamento ci coinvolgano pienamente insieme a tutte le altre associazioni e ai sindacati che quotidianamente e tra mille ostacoli burocratici lottano per affermare i diritti e gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici che vorrebbero essere padri e madri e invece sono costretti a rinunciarvi a causa dell’assenza delllo Stato.